PRESS
-
Larsen | Rever | Review
()
PSYCHO #57 | Roberto MichielettoItalian Cult Collective /Urban Folk /Ritual Experimental Soundscape /Wall Of LoveTutto ciò è riportato sull’etichetta che campeggia sul CD, con la funzione di fornire una vaga idea di quanto contenuto all’interno di ‘Rever’ e con l’intento di porre un sigillo di garanzia, ovvero la produzione di colui che ha reso immortali gli Swans, Michael Gira, che, oltre a produrre, ha deciso di pubblicare il disco per la propria etichetta, la Young God Records. Secondo lavoro sulla lunga distanza, dopo un buon album auto-prodotto (‘No Arms, No Legs: Identification Problems’), che i Larsen andarono a registrare a New York con il supporto di Martin Bisi, giusto per sottolineare come la loro determinazione sia sempre stata notevole. Il disco, schematicamente, si divide in tracce brevi e tracce lunghe; le prime non fungono solo da raccordo o da introduzione, ma si muovono in un contesto sonoro rock ambientale e malinconico; metaforicamente si potrebbe parlare di clima umido e sentimenti introspettivi. I brani che invece hanno un minutaggio tra i sette e gli undici minuti sviluppano temi musicali variabili, con un utilizzo di strumenti e di soluzioni strutturali diverse, mettendo in luce quella che è la natura della band torinese.......
-
Larsen | Rever | Review
()
i-dbox.com | Filippo BoccarossaLarsen sono un collettivo musicale torinese che sta vivendo un ottimo periodo......vista la collaborazione con l’ex Swans Michael Gira, che li ha accompagnati nel recente tour, nonchè messi sotto contratto per la sua Young God (Windsor For The Derby, Calla e Ulan Bator). La musica dei Larsen è inquietante, oscura e nevrotica; una continua alternanza di umori, tra un pezzo e l’altro un abisso… E tanta varietà . Con un suono radicato nel retroterra industrial di Einsturzende Neubaten, e noise di Sonic Youth, l’ensemble nostrano guarda con classe all’art rock dei “padrini†Swans, andando a plasmare una creatura che brilla di luce propria, che respira, pulsa e muove i suoi primi passi. “Impro#2†è una stranissima intro in cui a tratti compaiono echi di fisarmonica e tromba, che ci spalanca subito le porte di questo onirico viaggio nei meandri della mente umana, per poi introdurci nella fatiscente ridondanza di “Radialâ€, undici minuti di estenuante ripetizione di parole quasi incomprensibili schiacciate dall’imponente chitarra che ricorda notevolmente il sound saturato dei già citati Ulan Bator. Sembra peculiarità della band coadiuvare suites strumentali asfissianti con accompagnamento vocale recitato con pregnante teatralità (prendete gli incredibili otto minuti di “Akin†e la......
-
Larsen | Rever | Review
()
i-dbox.com | Filippo BoccarossaLarsen sono un collettivo musicale torinese che sta vivendo un ottimo periodo......vista la collaborazione con l’ex Swans Michael Gira, che li ha accompagnati nel recente tour, nonchè messi sotto contratto per la sua Young God (Windsor For The Derby, Calla e Ulan Bator). La musica dei Larsen è inquietante, oscura e nevrotica; una continua alternanza di umori, tra un pezzo e l’altro un abisso… E tanta varietà . Con un suono radicato nel retroterra industrial di Einsturzende Neubaten, e noise di Sonic Youth, l’ensemble nostrano guarda con classe all’art rock dei “padrini†Swans, andando a plasmare una creatura che brilla di luce propria, che respira, pulsa e muove i suoi primi passi. “Impro#2†è una stranissima intro in cui a tratti compaiono echi di fisarmonica e tromba, che ci spalanca subito le porte di questo onirico viaggio nei meandri della mente umana, per poi introdurci nella fatiscente ridondanza di “Radialâ€, undici minuti di estenuante ripetizione di parole quasi incomprensibili schiacciate dall’imponente chitarra che ricorda notevolmente il sound saturato dei già citati Ulan Bator. Sembra peculiarità della band coadiuvare suites strumentali asfissianti con accompagnamento vocale recitato con pregnante teatralità (prendete gli incredibili otto minuti di “Akin†e la......
-
Michael Gira | Interview
()
Brave New Wavesaudio interview recorded sometime around the release of How I Loved Youlisten here...
-
Flux Information Sciences | Private/Public | Review
()
PopMatters | Wilson Neate The cover art of Private/Public alone is worth the price of admission.A blue-toned photograph catches an unsavory bunch apparently in the act of recreating a scene from The Night Porter inside a dimly lit, cell-like space that's part bar and part interrogation room. A monocled gent sporting a leather top hat and tuxedo However, the scene depicted on the cover pales in comparison with the scene in the studio when Flux Information Sciences recorded this album, if we are to believe the press release. By all accounts, most of Private/Public was taped live before an invited audience of friends who were obliged to stand naked and blindfolded while the band went about its business. If you've already been put off by the (admittedly cursory) account of the cover art and the band's unconventional approach to recording, then the sound of Flux Information Sciences' maiden release for Michael Gira's Young God Records probably won't be to your liking. Private/Public comprises 19 variations on the theme of industrial noise, each averaging around two minutes and featuring Top-40-friendly titles such as "Liposuction" and "World Class Fuck". Much of the material suggests a fondness on the part of core FIS......