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  • Larsen | Rever | Review

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    IL MUCCHIO | Federico Guglielmigratificante apprendere che i Larsen hanno realizzato il loro nuovo Rever per l'etichetta gestita da M. Giraconosciuto ai più come mente dello splendido progetto denominato Swans; e fa piacere constatare che proprio Gira ha seguito e guidato in studio il quintetto torinese, dopo che un altro famoso guru della scena di New York (Martin Bisi) si era assunto gli stessi oneri per il precedente No Arms , No Legs: Identification Problems. Oltre quattro anni dopo quel primo album autoprodotto, e piu' di sei dopo il mini cd (anch'esso realizzato in regime di autarchia) Born Under A Bad Influence, i lArsen son dunque tornati a proporsi, presentati dallo sticker apposto sulla spoglia ma elegante copertina come "italian cult collective/ urban folk, ritual/experimental soundscapes/ wall of love": una descrizione efficacissima che rende giustizia a tutte le componenti di un sound, ora assai meno aggressivo e rumoroso che in passato, nel quale convivono ritmi ipnotici, echi industrial, ossessioni minimaliste, testi recitati in inglese e italiano, intimismo filo-trance, accenni di improvvisazione jazz, melodie deviate e quant'altro. alcuni, non c'è dubbio, tireranno in ballo il post-rock, ma per quel che ci riguarda preferiremmo parlare di (scusate l'infame gioco di parole) pre-post,......

  • Larsen | Rever | Review

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    PSYCHO #57 | Roberto MichielettoItalian Cult Collective /Urban Folk /Ritual Experimental Soundscape /Wall Of LoveTutto ciò è riportato sull’etichetta che campeggia sul CD, con la funzione di fornire una vaga idea di quanto contenuto all’interno di ‘Rever’ e con l’intento di porre un sigillo di garanzia, ovvero la produzione di colui che ha reso immortali gli Swans, Michael Gira, che, oltre a produrre, ha deciso di pubblicare il disco per la propria etichetta, la Young God Records. Secondo lavoro sulla lunga distanza, dopo un buon album auto-prodotto (‘No Arms, No Legs: Identification Problems’), che i Larsen andarono a registrare a New York con il supporto di Martin Bisi, giusto per sottolineare come la loro determinazione sia sempre stata notevole. Il disco, schematicamente, si divide in tracce brevi e tracce lunghe; le prime non fungono solo da raccordo o da introduzione, ma si muovono in un contesto sonoro rock ambientale e malinconico; metaforicamente si potrebbe parlare di clima umido e sentimenti introspettivi. I brani che invece hanno un minutaggio tra i sette e gli undici minuti sviluppano temi musicali variabili, con un utilizzo di strumenti e di soluzioni strutturali diverse, mettendo in luce quella che è la natura della band torinese.......

  • Larsen | Rever | Review

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    i-dbox.com | Filippo BoccarossaLarsen sono un collettivo musicale torinese che sta vivendo un ottimo periodo......vista la collaborazione con l’ex Swans Michael Gira, che li ha accompagnati nel recente tour, nonchè messi sotto contratto per la sua Young God (Windsor For The Derby, Calla e Ulan Bator). La musica dei Larsen è inquietante, oscura e nevrotica; una continua alternanza di umori, tra un pezzo e l’altro un abisso… E tanta varietà . Con un suono radicato nel retroterra industrial di Einsturzende Neubaten, e noise di Sonic Youth, l’ensemble nostrano guarda con classe all’art rock dei “padrini” Swans, andando a plasmare una creatura che brilla di luce propria, che respira, pulsa e muove i suoi primi passi. “Impro#2” è una stranissima intro in cui a tratti compaiono echi di fisarmonica e tromba, che ci spalanca subito le porte di questo onirico viaggio nei meandri della mente umana, per poi introdurci nella fatiscente ridondanza di “Radial”, undici minuti di estenuante ripetizione di parole quasi incomprensibili schiacciate dall’imponente chitarra che ricorda notevolmente il sound saturato dei già citati Ulan Bator. Sembra peculiarità della band coadiuvare suites strumentali asfissianti con accompagnamento vocale recitato con pregnante teatralità (prendete gli incredibili otto minuti di “Akin” e la......

  • Larsen | Rever | Review

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    i-dbox.com | Filippo BoccarossaLarsen sono un collettivo musicale torinese che sta vivendo un ottimo periodo......vista la collaborazione con l’ex Swans Michael Gira, che li ha accompagnati nel recente tour, nonchè messi sotto contratto per la sua Young God (Windsor For The Derby, Calla e Ulan Bator). La musica dei Larsen è inquietante, oscura e nevrotica; una continua alternanza di umori, tra un pezzo e l’altro un abisso… E tanta varietà . Con un suono radicato nel retroterra industrial di Einsturzende Neubaten, e noise di Sonic Youth, l’ensemble nostrano guarda con classe all’art rock dei “padrini” Swans, andando a plasmare una creatura che brilla di luce propria, che respira, pulsa e muove i suoi primi passi. “Impro#2” è una stranissima intro in cui a tratti compaiono echi di fisarmonica e tromba, che ci spalanca subito le porte di questo onirico viaggio nei meandri della mente umana, per poi introdurci nella fatiscente ridondanza di “Radial”, undici minuti di estenuante ripetizione di parole quasi incomprensibili schiacciate dall’imponente chitarra che ricorda notevolmente il sound saturato dei già citati Ulan Bator. Sembra peculiarità della band coadiuvare suites strumentali asfissianti con accompagnamento vocale recitato con pregnante teatralità (prendete gli incredibili otto minuti di “Akin” e la......

  • Michael Gira | Interview

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    Brave New Wavesaudio interview recorded sometime around the release of How I Loved Youlisten here...

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